Il ciclo delle cinque maschere della vitalità
Se vi accorgete che la vostra pelle ha bisogno di essere nutrita, che il suo colore è spento, il tono rilassato o se risente di qualche malessere è il momento di provare il ciclo delle cinque maschere, consigliato sui rari trattati cosmetici dell’Ottocento. Si tratta di preparare cinque diverse maschere, una dopo l’altra e a giorni alterni, da tenere sul viso un quarto d’ora per restituire progressivamente alla pelle tutto quello di cui ha bisogno e farle ritrovare il suo giusto equilibrio.
Maschera alla lecitina Sbattete un rosso d’uovo con un cucchiaino di miele, aggiungete un cucchiaio di lecitina di soia in polvere e uno di olio d’oliva per ottenere il giusto grado di densità
Maschera al lievito di birra Schiacciate con la forchetta dieci grammi di lievito di birra e tanto latte quanto basta per ottenere un impasto morbido
Maschera alle vitamine Schiacciate con la forchetta un avocado o un pezzo di papaia insieme a mezza mela farinosa e amalgamate insieme a mezzo cucchiaino di limone
Maschera alla farina d’avena Mescolate un cucchiaio abbondante di farina d’avena e uno di olio di mais, aggiungete il succo che riuscite a spremere da una manciata di foglie di lattuga. Questa è una maschera oleosa, quindi vi consiglio di stenderla dopo esservi distese con la testa su un asciugamano
Maschera all’azulene Preparate un infuso concentrato di camomilla, il cui principio attivo calmante è proprio l’azulene. Quando sarà tiepido imbevete alcune garze e poggiatele su viso e collo. Dopo una decina di minuti, applicate una maschera fatta con un cucchiaio di farina d’orzo mescolata all’infuso di camomilla che vi era rimasto
nb: Le maschere che ho qui proposto non sono vegan. Vi raccomando però l’uso esclusivo di uova o latte di cui conoscete la provenienza, e di cui potete verificare personalmente la condizione di vita degli animali che le hanno prodotte.