Calendula, la bella che decongestiona
La calendula è una pianta officinale che apre le sue grosse infiorescenza al sorgere del sole. Per questo in latino maccheronico era chiamata solsequier, la seguace del sole, da cui deriva anche il nome francese scuci. La si può trovare in varietà selvatica o coltivata ed entrambe le varietà hanno le stesse virtù, anche se la coltivata ha più petali (che, per i botanici, sono i veri e propri fiori). Io la uso per lo più in cosmesi, per fare saponi delicati ed emolienti o creme, ma questa è una pianta che ha proprietà stimolanti e antispasmodiche e può essere quindi utilizzata anche per tosse o asma e per l’insonnia, e risulta un aiuto valido anche in come cicatrizzante, disinfettante, antinfiammatorio, depurativo o contro i dolori mestruali e per regolare il ciclo femminile.
Della calendula si utilizzano le foglie, che possono essere raccolte da marzo a novembre, e i fiori, che si raccolgono da aprile e a giugno, quando non sono completamente aperti. Entrambi possono essere essiccati subito dopo la raccolta, lasciati in luoghi caldi, asciutti e bui per permettere la veloce eliminazione dell’acqua senza perdita di colore e proprietà officinali. Questa pianta è ricca di flavonoidi, oli essenziali, carotenoidi (soprattutto Beta-carotene, licopene, luteina e xantine che conferiscono il caratteristico colore aranciato), alcoli triterpenici e saponosidi. Anche la conservazione va fatta in luoghi molto asciutti, perché la calendula tende ad assorbire l’umidità. Andrà bene conservare fiori e foglie già seccati in barattoli di vetro o porcellana, o sacchetti di tela tenuti al buio.
L’infuso o l’olio essenziale è utile contro i punti neri e l’acne, tonifica la pelle, aiuta nel caso di ustioni e bruciature da sole, punture di insetti e cicatrizza le ferite
L’infuso o il decotto di fiori aggiunto all’acqua del bagno hanno un’azione idratante e decongestionante. Si possono fare anche bagni alle mani per dieci minuti, se sono screpolate
Il decotto di fiori e foglie è utile in caso di influenza, tosse e raffreddore
L’infuso è indicato in caso di dolori mestruali o per regolare il ciclo, e per febbre, ulcere e irritazioni cutanee
Succo e i fiori possono essere applicati direttamente sulla pelle per disinfettare piccole ferite o piaghe, anche in caso di fuoco di Sant’Antonio
Il vino di calendula si può usare per gargarismi in caso di mal di denti
La calendula è molto usata in cosmesi anche per le sue qualità astringenti. Inoltre è una pianta commestibile. Le foglie possono essere consumate come insalate e i boccioli possono sostituire i capperi o essere preparati come sottaceti. I petali sono usati anche per aromatizzare l’aceto o come canditi.