Non ti scordar di me
LINGUAGGIO DEI FIORI – Il Non ti scordar di me è il fiore legato all’amore sincero e al ricordo affettuoso. Mi perdonerete se oggi vi racconto una storia triste, ma sarà l’occasione per capire come mai questo fiore si chiama così. Un giorno, un cavaliere con l’armatura passeggiava con la sua dama in riva al fiume. Ad un certo punto lei vide questi fiori sulla riva e gli chiese di raccoglierli ma lui, nel farsi avanti verso l’acqua, cadde nel fiume e non riuscì più a risalire, per il peso che portava addosso. Così, mentre il fiume lo trascinava, ebbe solo il tempo di lanciare sulla sponda il mazzolino di fiori che aveva raccolto per lei, e di gridarle “non ti scordar di me” mentre la corrente lo trascinava. La ragazza non lo dimenticò mai e chiamò così quei fiori.
Ora che vi ho rattristati per bene posso dirvi che il nome botanico è molto meno romantico. Questo fiore è stato infatti nominato Mysotis scorpioides perché le sue foglie ricordano le orecchie dei topi e i suoi fiori a grappolo si chiudono all’insù, come la cosa di uno scorpione. Aggiungerei – me lo perdonerete – che a volte non scordar fa più male di una puntura velenosa.
Anche per questo fiore abbiamo versi bellissimi, scritti questa volta da Samuel Taylor Coleridge (Il Pegno): Tolta una ciocca dalla guancia ardente, sedette e tese/ la seta sul telaio e ricamò il suo nome/ tra la rosa muschiata e il non ti scordar di me:/ il suo caro nome, coi suoi ramati capelli!/ Ciò mi forzò a vagare fino al ritorno della primavera,/ non potrei però mai dimenticare il sorriso, lo sguardo,/ la sua voce (che pur d’allegro umore/ m’ha dato il desiderio di pianger di nascosto),/ né l’estasi del bacio virginale/ con cui ella promise che m’avrebbe rinunciato,/ tornata la primavera, alla metà di quel suo caro nome/ e non avrebbe avuto allora altro che il mio!