Bolle di sapone (alla calendula)

Bolle di sapone (alla calendula)

Da qualche anno, grazie al nostro amico Francesco, io e marito siamo diventati due fanatici produttori di sapone fatto in casa. Abbiamo scoperto che non solo è facile ma è anche molto gratificante riuscire a creare con pochi elementi un ottimo prodotto. Questa ricetta, che dedico alla mia amica Alessia, ve la consiglio in caso di pelli molto sensibili o irritate. Vedrete che risultati!

Composizione per un chilo e mezzo di sapone:

750 gr di olio di oliva
200 gr di olio di cocco
50 gr di olio di ricino

300 gr di acqua distillata o camomilla molto forte.
143 gr di NaOH (soda che potete tranquillamente acquistare in ferramenta chiedendo però che ve la vendano purissima)

Una manciata di fiori di calendula secchi da mettere sopra o mischiare.
20 ml di estratto fluido di calendula oppure 10 ml di tintura madre

L’operazione è molto semplice. Meglio se vi procurate un grosso termometro come quello che si usa nei caseifici. Unite l’acqua distillata alla soda con estrema attenzione. La reazione comporterà un notevole innalzamento della temperatura. Aspettate che la temperatura si abbassi a 45 gradi e nel frattempo portare i tre oli, mescolati tra loro, alla stessa temperatura su un fornello. Appena le temperature saranno simili potrete unite gli oli alla soluzione di soda, mescolando il tutto con un minipimer per poi aggiungere fiori di calendula e fluido (o tintura). Potete anche aggiungere gli oli essenziali che preferite per profumare il vostro sapone come più vi piace. L’ideale in questo caso sarebbe quello di camomilla. Se usate gli oli essenziali, procuratevi anche un po’ di amido di riso o di frumento e aggiungetene un cucchiaio abbondante al composto, per trattenere a lungo il profumo. A questo punto il vostro sapone è quasi pronto, mettetelo in formine o in una cassetta lunga e aspettate qualche giorno perché sia asciutto. Tiratelo fuori ed eventualmente tagliatelo a fette. Non abbiate fretta, prima che le saponette siano utilizzabili la soda dovrà decadere. Quindi andranno usate tre mesi dopo la produzione. So che resistere è difficile, ma vedrete che la pazienza sarà ripagata dalla bella scorta che vi ritroverete in magazzino.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Facebook
Facebook
Google+
Twitter
Pinterest
Instagram